Notte bianca del libro 2020: Immigrazione, caporalato e agromafia in Italia

Nell'ambito del Festival La Notte bianca del libro 2020, la Fondazione Basilicata Futuro ha organizzato per mercoledì 2 settembre 2020 la presentazione dei volumi di Marco Omizzolo "Sotto padrone. Uomini, donne e caporali nell'agromafia italiana”, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, 2019 e di Donato Di Sanzo “Braccia e persone. Storia dell’immigrazione in Italia ai tempi di Jerry Masslo (1980-1990)”, Claudiana, 2020.  (continua...)

Quello dell’immigrazione è un fenomeno sempre più drammaticamente interconnesso con il caporalato e l’agromafia, sotteso a una dimensione politica, economica e sociale che tiene insieme i temi della storia delle migrazioni, della criminalità organizzata, della tratta degli esseri umani, delle relazioni internazionali e del diritto del lavoro.

nb2020.jpgNel suo libro Marco Omizzolo descrive un viaggio nel cuore delle agromafie, tra caporali, padroni, trafficanti, mafiosi che lucrano sul lavoro di donne e uomini, spesso stranieri, sfruttati nelle serre italiane, vittime di un capitalismo divenuto perverso e predatorio al punto da spingere alcuni lavoratori a suicidarsi, mentre padroni, padrini e caporali si spartiscono un bottino di circa 25 miliardi di euro l'anno. Un viaggio, quello di Omizzolo, condotto da infiltrato tra i braccianti indiani nell'Agro Pontino e proseguito fino alla regione indiana del Punjab, sulle tracce di un trafficante di esseri umani.

Un viaggio per comprendere nel profondo questo fenomeno, con strumenti di ricerca che partono dall'osservazione per arrivare alla mobilitazione. Come quella avvenuta nel Pontino nell'aprile del 2016, quando oltre quattromila braccianti indiani si sono ribellati, manifestando in piazza per i loro diritti. Secondo Omizzolo non ci si improvvisa "rivoluzionari". Bisogna comprendere, monitorare, indagare e soprattutto costruire relazioni orizzontali con gli schiavi dell'Italia del Ventunesimo secolo. E poi avere il coraggio di agire al fianco di uomini e donne che lottano per la loro e la nostra libertà.

Donato Di Sanzo, invece, ha studiato il problema dell’immigrazione in Italia a partire dagli anni Ottanta del Novecento, quando si verificò una svolta storica per il panorama sociale, culturale, economico e politico italiano. Le storie di vita e di lavoro, di persone provenienti dall’estero entrarono prepotentemente nella narrazione dell’immigrazione operata, con una frequenza crescente, dagli organi di stampa e dai mass media, che seppero generare il racconto di un “fenomeno pop”, non al riparo da narrazioni semplicistiche, xenofobe e, talvolta, razziste.

Il volume conduce un’analisi della discussione politica, dei provvedimenti legislativi, nonché dell’impatto dell’immigrazione sulla società italiana nel suo complesso, ricostruendo, infine, la vicenda dell’assassinio di Jerry Essan Masslo che, sul finire del 1989, portò alla luce la questione della presenza straniera in Italia e pose le basi per un paradigma interpretativo del fenomeno migratorio valido, sotto certi aspetti, anche ai giorni nostri.